Buongiorno cari amici seicordisti musicanti.
Oggi voglio prendere in esame un oggetto che sta alla base di un buon suono, un fattore che a volte viene erroneamente trascurato nel momento in cui si imbraccia la nostra amata chitarra elettrica e ci si dirige verso l’input dell’ampli: sto parlando del cavo. Sì, proprio lui, potremmo identificarlo come il nostro corriere del suono, sempre pronto a prendere le nostre emozioni e a trasferirle lì dove prenderanno voce e saranno giudicate da timpani inflessibili.
E a volte, presi dalla bellezza di una gran chitarra piuttosto che dall’ultimo arrivo in pedaliera (tra l’altro piena di cavi anch’essa) neanche facciamo caso alla scelta di un buon cavo. Anche perché, a meno che non si è soliti girare 30 palchi al mese, un cavo può accompagnarci per anni, acquattato lì da qualche parte come una biscia.
Ma quali sono i parametri essenziali da prendere in considerazione al momento dell’acquisto di un cavo?
Sicuramente dobbiamo considerare:
· La bassa capacità, espressa in pF/m. Un ottimo cavo ha una capacità non superiore a 100pf/m. Questo parametro è fondamentale ai fini della chiarezza e definizione del suono, nonché al fine di una ottimale trasmissione degli acuti.
· Un ottimo conduttore. Molti costruttori utilizzano nei loro cavi argento oppure leghe di rame e argento. Grazie a questi materiali il passaggio del segnale avviene in maniera più fluida e veloce.
· Un adeguata schermatura. Uno degli elementi più importanti di un cavo è la schermatura. E cioè il potere che un cavo ha di mantenere imprigionato il segnale della chitarra al suo interno e allo stesso tempo di evitare che interferenze esterne di varia natura penetrino al suo interno creando fastidi vari, come ronzii e fruscii fastidiosissimi. Cavi di un certo livello sono dotati di più strati di schermatura (vedi foto sopra).
· Assemblaggio del cavo e ancoraggio ai Jack.
Molto importante è la struttura e la robustezza del cavo, da una parte per poter assicurare lunga vita allo stesso, dall’altra parte per migliorare la trasmissione del segnale. Alcuni studi dimostrerebbero che cavi strutturati a treccia (in gergo si dice Tweestati) migliorano notevolmente la qualità del segnale audio andando ad agire sui valori di induttanza, resistenza e capacità.
Inoltre connettori jack robusti e saldamente ancorati al cavo assicurano sicuramente una durata superiore alla media.
· Flessibilità dei materiali.
Altro parametro assolutamente non trascurabile è la flessibilità del cavo. Tale proprietà allo stesso tempo ne allunga la vita e fa sì che non si creino disturbi nella trasmissione del segnale.
Sul mercato la lista di ottimi cavi è davvero ampia, e con essa anche la relativa fascia di prezzo. In alcuni casi si può arrivare a spendere più di 100 euro per 4,5 metri di cavo. Per quel che mi riguarda, circa un mese fa ho acquistato uno degli ultimi nati in casa Planet Waves e devo dire che la qualità c’è e si sente. Il prezzo è nettamente al di sotto di quello appena sopra citato.
Nel mio arsenale cavi c’è anche un ottimo prodotto italiano (MPE), un cavo Horizon DeLuxe e tanti piccoli cavi George L’s che io consiglio esclusivamente per le connessioni tra i vari pedali.
Ecco qui di seguito una risorsa molto interessante per chi voglia farsi un’idea più precisa da un punto di vista tecnico:
Have a good tone friends !